I
MODELLI PLANETARI
L’astrologia
è un’arte millenaria, ma è anche figlia di URANO pianeta dell’innovazione,
sempre al passo con i tempi periodicamente
si rinnova, aprendo nuovi scenari e campi d’indagine.
Nel
1941 , l’astrologo Edmond Jones mise a punto un nuovo sistema di indagine che ha
ampliato i contenuti e la visuale
del messaggio astrologico.
Questo
sistema guarda come sono disposti e organizzati i pianeti nel tema natale, individuando 8 modelli planetari , che aiutano a impostare il tema
natale . I modelli planetari hanno una specifica forma che li differenzia
sostanzialmente l’uno dall’altro. In
base alla forma si legge l’orientamento esistenziale dell’individuo, equivalente a una mappa del territorio che ci rivela come siamo organizzati e le
modalità di approccio all’esistenza.
Dopo
lunghe ricerche, attraverso la visione di molti oroscopi e comparazioni, sono
stati fissati 8 modelli perfetti nelle loro geometrie e rapporti numerici.

Non tutti possiedono modelli perfetti e ce ne sono
alcuni in cui non si può ravvisare nemmeno lontanamente uno di questi otto
modelli tipo. A volte un modello ne nasconde un altro al suo interno e basta
poco per sbagliarne la definizione. Se un TN non si può avvicinare ad alcun
modello, si può immaginare che il soggetto in questione appartenga a quella categoria
di persone imprevedibili e particolari.”
( Mery Olmeda)
I
modelli planetari offrono una visione più chiara nella interpretazione del tema natale e
risultano altrettanto esplicativi quando si applicano agli oroscopi di coppia ,
in sinastria e in integrato.
ALCUNI ESEMPI DI LETTURA:
Questo modello planetario non rientra nello specifico in
nessun modello perfetto e lo inserisco nel modello Schizzato o Splay.
Nella disposizione dei pianeti in questo tema natale è presente un Cuneo di 6 pianeti molto stretti (entro 60°) che definiscono una concentrazione di
energie nel transpersonale, settore di indagine III quadrante e IV quadrante
, supportato da una Clessidra atipica
nel I quadrante , il che permette al cuneo
di attingere esperienza da questo settore opposto ma complementare.
Un pianeta solitario nel
III quadrante mi riporta vagamente a una zampa del Treppiedi, conferendo alla personalità, anche se con grandi contraddizioni, stabilità
perché attinge in un altro quadrante.
Questo modello contiene una specializzazione e concentrazione di energie
( CUNEO ) nell’ area transpersonale e si deve confrontare con i pianeti
opposti nell’area personale dei
bisogni e degli istinti , la clessidra che viene a formarsi rende il cuneo più
morbido, permettendo, anche se dopo dure lotte, l’ integrazione tra personale e impersonale ( 6 pianeti
sopra l’orizzonte 4 sotto l’ orizzonte), il pianeta solitario è il pianeta leader di questo modello,
individua quanto e come il soggetto
sia coinvolto nella sfera personale.
MODELLO
TAZZA CON MANICO :
AUTO SUFFICIENZA
Questo è un modello ben organizzato, tutti i pianeti sono
contenuti in una ampia tazza nella
zona inferiore del quadrante, indica una
personalità organizzata a
livello personale.
A Nord un pianeta
solitario: è il pianeta guida o leader di questo modello e ci indica come
questa coppa dispone di tutte le energie per raggiungere un determinato fine.
|
|
Nessun commento:
Posta un commento