sabato 9 febbraio 2013

PLUTONE pianeta della rigenerazione


Plutone ultimo pianeta del nostro sistema solare , lontano lontano,  piccolo piccolo, ma con una tale densità da causare perturbazioni ai pianeti vicini Urano e Nettuno e, proprio a causa di tali perturbazioni che venne scoperto,  diciamo recentemente, nel 1933, alle soglie della nuova era.

Plutone che gli antichi greci avevano posto a dominio della parte sotterranea della terra, è il pianeta della trasformazione e del superamento dei limiti interni, identificato con il rinnovamento, richiama al principio e alla fine, alla nascita e alla morte nonché alla resurrezione.

Invocato dagli agricoltori e dai commercianti, simbolo dell’abbondanza e della fertilità, esemplifica la forza vitale attraverso l’elemento di ricerca della perfezione, che significa non soltanto il desiderio di vivere ma anche l’amore per la vita.

Nel tema astrologico rappresenta tanto l’ascesa verso l’alto, quanto l’intrigo. Rappresentato come dio della ricchezza ma collegato con un rito di sacrificio, il sacrificio di ciò che è materiale per una rinascita spirituale.

Il suo domicilio è lo Scorpione ed esprime la dialettica archetipica di Eros e Thanatos: il confronto tra amore e morte.
L’eros profondo plutoniano non conosce regole terrene, è irrazionale, inconscio istintuale, è l’emanazione della energia di tutto ciò che nasce, come la forza di rigenerazione insita nella profondità della terra che spinge il seme a risorgere dopo  morte apparente. La sua forza oscura è la capacità trasformativa erotica alchemica che regola il ciclo vitale, senza che vi siano manifestazioni esterne.
Essendo estremamente lontano dal Sole anche il suo moto è estremamente lento, impiega circa 33 anni per attraversare un segno zodiacale; gli astrologi   avendo constatato che ad ogni cambio di segno zodiacale accadono anche mutamenti radicali nella storia dell’umanità, esprime l’inconscio collettivo e i mutamenti a livello inconscio e psichico.

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